Lin Jarvis torna a parlare di Valentino Rossi e anche della guerra con Marquez del 2015

Lin Jarvis torna a parlare di Valentino Rossi e anche della guerra con Marquez del 2015
  • di Emanuele Pieroni
Il manager di Yamaha non ha dubbi: “i fatti del 2015 hanno avvelenato il nostro sport”. Poi ripercorre la storia di Vale e Yamaha, raccontando anche qualche retroscena
  • di Emanuele Pieroni
6 ottobre 2021

I momenti indimenticabili, quelli semplicemente belli e anche quelli brutti. Ma pure quelli che hanno cambiato per sempre uno sport e il modo di essere tifosi. Lin Jarvis su The Oxley Interview ha ripercorso la storia di Valentino Rossi e Yamaha, senza lasciare indietro neanche quella che definisce una delle pagine più tristi del motorsport: la guerra tra Marquez e Rossi nel 2015. “Per noi di Yamaha – racconta il manager inglese – fu un anno memorabile perché riuscimmo ad arrivare sia primi che secondi nel mondiale. Quanto a quello che è successo in quella stagione, continuo a pensare che se Valentino non avesse chiamato Marquez dopo la gara di Phillip Island, non sarebbe esploso e probabilmente non avrebbe vinto il campionato. Poi Jorge è stato coinvolto e tutto è stato molto corrosivo. La MotoGP ha iniziato ad essere come il calcio, con i tifosi di parte che insultavano i piloti. Questo ha cambiato per sempre la MotoGP, lo sport che amiamo è stato avvelenato”.

Il 2015, però, è stato solo un capitolo di una storia ricchissima di alti e bassi. Una storia cominciata all’interno della Clinica Mobile con un incontro in gran segreto nel 2003. “Quando Valentino ci disse che se avessimo portato i suoi uomini sarebbe stato felice di correre con noi non ci credevo – ha spiegato Jarvis – Sapevamo che prendere un pilota così, con quella fama e quella personalità, era un grande rischio e abbiamo scelto di correrlo. Poi quando in SudAfrica è arrivata la vittoria, nel 2004, è stato chiaro che avremmo fatto grandi cose”. Successi interrotti nel 2006 con la caduta di Valencia, “ci è crollato il mondo addosso”, e nel 2007 con il dominio di Stoner e Ducati, ma ripresi subito dopo: “E’ tornato nel 2008 e nel 2009 quando ha vinto alcune delle sue gare più epiche battendo Casey Stoner a Laguna Seca e Jorge Lorenzo in Catalunya e ha vinto entrambi i campionati. Sono stati momenti fantastici insieme”.

Fino alla prima rottura, che si è consumata nel 2010. “Venne a dirci che avremmo dovuto scegliere: o lui o Lorenzo e questo per noi era inaccettabile. I rapporti hanno cominciato a rompersi e non è stato più come prima, tanto che a fine stagione ci siamo salutati”. Salvo poi ritrovarsi due anni dopo, con Lin Jarvis che ha raccontato di essere andato personalmente a Tavullia, proprio per fare una lunga chiacchierata con Valentino: “Lorenzo ha vinto il titolo con noi nel 2010 e nel 2012, quindi è stato molto, molto delicato e difficile cercare di riportare il suo acerrimo nemico nella squadra – ha concluso Jarvis - Il primo approccio di Valentino con noi è avvenuto per mezzo di un uomo del suo staff. Alcuni della Yamaha non volevano riportarlo indietro, ma ho potuto vedere i benefici per il marchio. Sono andato a incontrare Valentino nella sua casa di Tavullia e ho discusso degli incontri con tensione e trepidazione. È stato un momento molto speciale dopo che la nostra relazione si era deteriorata così gravemente. È tornato con un atteggiamento diverso, più modesto e riconoscente”.