Marc Marquez verso Misano2 tra rivoluzioni, timori, calciatori spaventati e vita nomade [VIDEO]

Marc Marquez verso Misano2 tra rivoluzioni, timori, calciatori spaventati e vita nomade [VIDEO]
  • di Emanuele Pieroni
L’otto volte campione del mondo ha definito “rivoluzionaria” la nuova Honda RC213V, spiegando, però, che ogni novità si trascina dietro anche qualche problema. Misano sarà un banco di prova importante, anche se il tempo per la leggerezza non è mancato
  • di Emanuele Pieroni
20 ottobre 2021

Marc Marquez parla di Misano, ma pensa già alla Honda RC213V del 2022. E lo fa senza nascondere un po’ di preoccupazione nelle dichiarazioni rilasciate come da tradizione prima del GP dell’Emilia Romagna: “Misano sarà per noi un ottimo test del test – ha spiegato – Nel senso che sarà importante confermare le sensazioni positive avute il mese scorso, quando abbiamo provato proprio su questo circuito alcune evoluzioni della moto.  Abbiamo risolto alcune nostre debolezze, ma quando lo fai, ovviamente, sorgono altri problemi. Dobbiamo continuare a lavorare e vedere come si comporterà la moto anche su altre piste con meno aderenza. Perché durante i test di Misano le condizioni di grip erano incredibilmente buone ed era facile essere veloci. Adesso, però, concentriamoci su questo gran premio e sui buoni feedback avuti il mese scorso”.

Intanto il campionissimo di Cervera è stato, in questi giorni, anche protagonista di un video che sta facendo il giro del web in cui racconta l’incontro con il campione del Barcellona, Ansu Fati, a cui ha fatto provare il brivido (e lo spavento) di salire in sella alla RC213V (ma solo per accenderla). Ma non solo, visto che a Repsol Box Marc Marquez ha anche raccontato, in un articolola sua vita nel motorhome durante i gran premi in Europa. "Da diversi anni ho deciso di avere un camper nel paddock dove possono stare quattro giorni all'interno dei circuiti europei senza spostamenti – ha spiegato l’otto volte campione del mondo - Vivere in un camper è come vivere in un appartamento. È praticamente la mia seconda casa e ho avuto la fortuna di poterlo fare a mio piacimento e progettarlo da solo, per farmi sentire pineamente a casa. Ci sono tre stanze, dove attualmente dormono quattro persone: mio fratello Álex in una, Jose, che mi aiuta nei circuiti, e mio padre in un'altra e infine io nella terza. Ognuno ha il suo angolo all'interno del camper e la sua privacy. Quanto alle mie giornate nel motorhome, invece, è tutto come se fossi a casa: faccio fisioterapia, faccio colazione e passo lì il poco tempo libero che ho. La maggior parte della giornata mi sposto tra il garage e l'ufficio del camion, ma ci sono momenti in cui cerco più tranquillità e quindi vado al camper. È stato anche un ottimo rifugio per incontri segreti occasionali e si sono anche tenute piccole feste. Ma più di questo non posso dirlo”.