MotoGP 2018. Dovizioso: "Vorrei tanto fosse asciutto"

MotoGP 2018. Dovizioso: "Vorrei tanto fosse asciutto"
Giovanni Zamagni
Reduce da due successi consecutivi sul bagnato su questa pista, Andrea spera nel sole: “Sarebbe importante per raccogliere altri dati per il 2019. A Phillip Island abbiamo confermato i nostri progressi, ma non basta: anch’io devo cambiare stile di guida su alcuni tracciati. Qui possiamo fare bene”
1 novembre 2018

SEPANG – Se si guarda il risultato degli ultimi due anni non ci sono dubbi nell’indicare il nome del favorito: Andrea Dovizioso. Ma nel 2016 e nel 2017 pioveva: per questo Andrea non si sbilancia più di tanto, pur convinto che potrà essere molto competitivo.


«I nostri miglioramenti nel 2018, in particolare da Brno in poi, sono stati importanti e li abbiamo confermati anche a Phillip Island, dove siamo andati meglio in tutti i turni, non solo in gara, rispetto all’anno scorso. Ma non è bastato per lottare per la vittoria: anch’io devo migliorare in alcune piste, sia come posizione sulla moto sia come stile di guida»

 

Questo, però, è un circuito che ti piace.

«Sì, è un buon circuito per me, ma in passato, sull’asciutto, abbiamo sempre fatto fatica. Veniamo da due anni importanti per noi, con due belle vittorie con l’acqua: per noi sarebbe importante gareggiare sull’asciutto, sarebbe un altro test importante per finire la stagione con altre certezze, anche se sembra che al pomeriggio debba sempre piovere. Questo è un tracciato molto vario e bello, dovremmo essere competitivi».

 

Chi saranno gli avversari?

«Mi aspetto Marquez molto forte, molto determinato a vincere. Ma credo che saranno competitive anche Suzuki e Yamaha, con Vinales che sarà galvanizzato dopo il successo in Australia e Rossi che deve fare risultato per forza: lui in queste situazioni è sempre molto efficace».

 

Anche qui, come in Australia, la MotoGP scenderà in pista sempre dopo la Moto2: cambia qualcosa?

In Australia non c’erano differenze, ma in alcune piste, come su questa, si potrebbe avvertire di più. Ma è solo una caratteristica in più da controllare».

 

Lorenzo ce la farà a correre?

«Sono passati pochi giorni dall’operazione, non conosco bene i dettaglia. In queste situazioni, generalmente, si fa più fatica all’inizio: se correrà, potrà migliorare turno dopo turno, può essere una preparazione per arrivare al meglio a Valencia».

 

Cosa ti ha detto Pirro del prototipo 2019 provato a Valencia?

«Sembra che stia andando bene».

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