MotoGP 2018. Rossi: "Bisogna aspettare domani"

MotoGP 2018. Rossi: "Bisogna aspettare domani"
Giovanni Zamagni
Valentino non si sbilancia in valutazioni: “E’ stata una giornata interlocutoria, di fatto abbiamo perso le FP2. Io e Vinales abbiamo usato assetti differenti, lui e Zarco sono stati più competitivi di me. Difficile trarre delle conclusioni: oggi abbiamo capito poco”
19 ottobre 2018

Il risultato di “squadra” è incoraggiante, il nono posto di Valentino Rossi, a 0”971 da Dovizioso, un po’ meno. A causa delle condizioni atmosferiche, nel venerdì a Motegi si è provato di fatto solo nelle FP1: per questo il giudizio di Valentino è piuttosto prudente.


«E’ stata una giornata un po’ complicata, perché nel pomeriggio ha piovuto poco prima delle FP2, che, di fatto, non sono servite a niente. Nelle FP1 avevo un po’ di cose da provare e anche per questo non sono stato velocissimo, mentre sia Vinales sia Zarco sono stati competitivi: questo è positivo per la Yamaha. Nelle FP2 l’asfalto era umido, non serviva granché girare, ma sono rimasto in pista per provare alcune soluzioni. Dobbiamo quindi aspettare domani per capire se siamo veramente competitivi: il meteo prevede bel tempo, ci sarà la possibilità di lavorare».

 

Tu e Vinales seguite strade differenti?

«Abbiamo qualche soluzione, ma solo a livello di assetto per provare a consumare meno le gomme: per questo io e Maverick avevamo due moto leggermente differenti. Nelle FP1 sono stato un po’ in difficoltà e non ho sfruttato al meglio la gomma soffice, perché il miglior tempo l’ho fatto con la media. Vinales e Zarco sono stati molto più efficaci di me e questo fa ben sperare per domani: sarbebe importante essere competitivi e finire bene la stagione. Oggi abbiamo capito poco, se domani sarà bel tempo capiremo qualcosa di più».

 

Il collaudatore Nakasuka, qui in pista con una wild card, sta provando qualcosa di nuovo per il 2019?

«Non so nulla, ma non credo che abbia qualcosa di nuovo. E non so neppure che moto proveremo nei test a Valencia: qui è tutto una sorpresa. L’obiettivo è sempre lo stesso: migliorare elettronica e motore».