MotoGP 2018. Rossi: "Obiettivo: stare nei primi 5"

MotoGP 2018. Rossi: "Obiettivo: stare nei primi 5"
Giovanni Zamagni
Valentino rallentato in qualifica da un errore al box: “Abbiamo sbagliato la pressione della seconda gomma, la seconda fila era alla mia portata”: Sulla gara: “A parte Dovizioso e Marquez, che hanno qualcosa in più, siamo tutti molto vicini, ma per il podio bisogna migliorare un po’”
20 ottobre 2018

 

Non è soddisfatto, Valentino Rossi. Anzi, è piuttosto chiaro quando dice:

«In Thailandia era stata una sorpresa, anche perché c’erano gomme più adatte a noi, ma qui siamo tornati ai nostri soliti livelli della seconda parte della stagione. E’ però vero che possiamo fare una buona gara, perché ci sono tanti piloti con un passo simile. Sarà quindi molto importante lavorare bene sulla moto da qui al warm up per migliorare qualche aspetto. Il mio passo non è fantastico, ma è costante, posso tenerlo fino alla fine del GP: poi, come sempre, sarà importante la partenza e la scelta della gomma».

 

L’obiettivo qual è?

«Il podio o, più realisticamente, finire nei cinque: fare podio partendo nono bisognerebbe avere un passo un po’ migliore di quello che ho io. Ma io, Rins, Iannone, Vinales, anche Zarco: siamo più o meno lì. E’ una gara molto aperta, le prime tre file possono lottare per il podio. Bisognerà vedere se qualcuno sceglierà le soffici».

 

Chi sono i favoriti, secondo te?

«Dovizioso e Marquez sembrano averne più degli altri. Anche e Crutchlow e Zarco hanno un buon ritmo, ma non come Dovi e Marc».

 

Hai avuto un problema in qualifica?

«Sì, abbiamo sbagliato nel box la pressione della seconda gomma, non avevo grip, non potevo spingere. Con le gomme nuove avevo un buon feeling con le gomme, solitamente al secondo tentativo faccio sempre meglio, potevo conquistare la seconda fila. Capita: è stato un errore abbastanza banale, avevamo un po’ di margine, potevo stare con Crutchlow o giù di lì. Ma capita a tutti».

 

Perché a Buriram eravate più competitivi?

«Come ho detto, credo che molto dipendesse anche dalle gomme: per qualche motivo, i nostri avversari sono più efficaci con le gomme più morbide (intende la carcassa, NDA) rispetto a noi, le fanno lavorare meglio. A Buriram era molto caldo, ma avevamo le gomme dure e la nostra M1 era più competitiva».

 

Le novità stanno funzionando?

«La Thailandia è stata un po’ una sorpresa, siamo tornati più alla seconda parte della stagione. Se non altro sono costante, questo è importante per la gara. Le piccole cose che avevamo in Thailandia ci permettono di essere più regolari. In una gara così ci sono tanti fattori che possono far fare il podio o meno».

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