MotoGP 2020. Andrea Dovizioso: “Io al posto di Marquez? Solo speculazioni”

MotoGP 2020. Andrea Dovizioso: “Io al posto di Marquez? Solo speculazioni”
Giovanni Zamagni
Andrea commenta la sua decisione di stare fermo nel 2021: “Sono tanti i motivi: grazie all’aiuto dei miei sponsor mi dedicherò con i miei amici al motocross, per provare a tornare nel 2022”. Su Marc: “Non credo che la situazione sia come la scrivono i giornali non ha senso commentare”
12 novembre 2020

Andrea Dovizioso parla per la prima volta dopo l’annuncio sul suo futuro.
“Avrei voluto continuare a correre, ma non avevo la possibilità di farlo, perché tutte le Case avevano già firmato i contratti con i loro piloti per il 2021 già a inizio stagione. La mia idea era quella di considerare la possibilità che mi permettessero di lottare per il titolo: forse ci sarà nel 2022, anche se stanno arrivando tanti giovani veloci. So che è difficile stando fermo per un anno, ma è così, la decisione è stata presa. Il 2021 sarà un anno un po’ differente per me, mi divertirò con i miei amici a fare motocross, ho la fortuna che mi seguiranno i miei sponsor più importanti. Poi, vedremo cosa accadrà”.

Andrea, scusa, quando parli di motocross di che campionato parli?
“Regionale, se sono proprio bravo qualche gara di italiano, ma non di più! E’ chiaro che mi allenerò al meglio, ho fortunatamente delle possibilità per fare tutto nella maniera giusta, ma è tutto differente, alla mia età non puoi pensare di arrivare a chissà quali livelli”.

Credi ci sia la possibilità di sostituire Marquez, nel caso non dovesse tornare?
“Io non credo che la situazione sia così, quello che scrivono i giornali non è la verità e non ha senso commentare. Mi sembra che vengano fatti dei ragionamenti troppo in avanti in questo momento, la realtà è differente”.

Ma se ci fosse l’eventualità?
“In quel caso, bisognerà vedere prima di tutto se la Honda mi chiamerà e poi vedremo. L’aspetto positivo della mia scelta è che sono completamente libero e nel motorsport tutto può cambiare velocemente, ma io penso al 2022, non alla prossima stagione”. 

Con Honda c’è comunque stata una trattativa?
“Sì, ma ormai un mese fa, così come ho valutato altre proposte: ci sono diverse ragioni perché la trattativa non si è conclusa. Personalmente ritengo importantissimo il 2022 e per questo non ho voluto prendere impegni da collaudatore, rimanere libero: tutto può succedere”.

Per la squalifica di Iannone si è liberato un posto in Aprilia.
“Non penso che in questo momento Aprilia sia la situazione giusta per me, per la mia carriera. Nonostante abbiano ridotte risorse economiche, stanno facendo un grande lavoro. Ma il livello della MotoGP è altissimo; quando io sono arrivato in Ducati eravamo molto indietro, è stata durissima, so la fatica che ho fatto nei primi anni. Non è di questo che ho bisogno adesso”.

Dovi, però, i piloti si prolungano fino al 2022, cosa ti fa pensare che potrai tornare a correre?
“Non è così, non tutti i contratti sono firmati e, soprattutto, a fine 2021 cambieranno tante cose, scadranno gli accordi tra i team e la Dorna, potrebbero esserci delle novità. Vedremo che possibilità ci saranno”.

Adesso puoi dire cosa è successo con Ducati?
“No, è ancora troppo presto”.

Cosa puoi dire della sentenza su Iannone?
“Preferisco non commentare”.