MotoGP 2020, GP di Andalusia. Andrea Dovizioso: "Marquez ti può schiacciare"

MotoGP 2020, GP di Andalusia. Andrea Dovizioso: "Marquez ti può schiacciare"
Giovanni Zamagni
Andrea non è stupito della velocità messa in mostra da Marc domenica scorsa: “Non è la prima volta che accade, l’importante è non dargli troppo peso, altrimenti ti destabilizza”. Sulla giornata: “Passi in avanti, ma non abbiamo ancora la velocità dei migliori”
24 luglio 2020

Si sente forte e in forma, sta lavorando bene con la sua squadra, ma sa anche che ancora non basta. Come sempre, Andrea Dovizioso è molto realista.

“Se guardo solo alle mie sensazioni, oggi abbiamo fatto un bel passo in avanti rispetto al GP scorso. Ma se poi guardo i tempi, vedo che l’hanno fatto anche gli altri…”.

Come avete lavorato oggi, sull’assetto di domenica o facendo delle modifiche?

Abbiamo fatto differenti prove di messa a punto, per capire cose importanti: in MotoGP sei obbligato a fare così. Domenica scorsa abbiamo fatto un podio esagerato, ma non siamo veloci per giocarci la vittoria e il campionato: dobbiamo essere più competitivi.

Ma le prove di oggi ti hanno fatto fare un passo in avanti.

Sì, sono state fatte delle mosse positive: adesso siamo più efficaci nell’ultima parte della frenata, riesco a guidare meglio. Ma il percorso non è ancora completo, non siamo allineati con il migliore passo degli avversari. L’aspetto positivo è che, a turno, ci sono piloti come Zarco, Miller e Bagnaia che fanno dei gran tempi, si può imparare da ciascuno di loro: è solo un vantaggio per capire, sfruttare meglio la moto e progredire.

Psicologicamente, quanto cambia fare un’altra gara sullo stesso circuito?

Quando è stato fatto il calendario, pensavo che sarebbe stato complicato. Sicuramente è strano, ma è anche bello perché sei già a posto. E’ un po’ come nei test invernali: dopo tanti giorni sulla stessa pista, in tanti vanno forte. E questo non è bello…

Immagino che avrai rivisto la gara scorsa: ti sei reso conto solo rivedendo le immagini della velocità di Marquez o l’avevi capita anche in pista?

Non sapevo, naturalmente, quanti secondi avesse perso, ma quando mi è stato segnalato sul cruscotto il suo arrivo con un messaggio, ho capito che stava andando fortissimo. Non sono rimasto troppo sorpreso. Quando mi ha superato era inutile replicare, stava andando troppo più forte di me (e di tutti gli altri), non si poteva fare niente, era inutile ribattere. E’ già capitato di vedere questa velocità in Argentina o ad Austin: non bisogna dargli peso, altrimenti ti può schiacciare.

Guadando il calendario in prospettiva mondiale, Jerez potrebbe essere la pista più complicata per la Ducati?

Sicuramente non è una delle migliori per noi, ma la velocità che abbiamo adesso potrebbe non essere sufficiente anche su piste a noi più favorevoli. Non siamo ancora al 100%, dobbiamo sfruttare meglio il pacchetto che abbiamo.

Durante la Safety Commission di oggi, avete parlato delle nuove sanzioni per quando vengono esposte le bandiere gialle?

Sì. Credo che per la sicurezza sia stata presa una decisione giusta, ma è anche vero che se uno vuole, può fare il furbo, andare dritto nella ghiaia dopo aver fatto il tempo per penalizzare gli altri. Bisogna pensarle tutte. Però nella SC ci hanno spiegato che le bandiere gialle verranno esposte solo in caso di vero pericolo. Molto dipenderà anche dai marshall: non sarà facile gestire la situazione.