MotoGP 2021. Alex Rins: vi racconto l’attesa… con Susie e senza Brivio!

MotoGP 2021. Alex Rins: vi racconto l’attesa… con Susie e senza Brivio!
  • di Emanuele Pieroni
Il pilota spagnolo ha fatto qualche giro di pista a Portimao con la sua Suzuki GSX-R di serie (ma personalizzata) per riprendere confidenza con la velocità. E, intanto, ha affidato alcune considerazioni al blog di Ecstar
  • di Emanuele Pieroni
9 febbraio 2021

“Penso che quest'anno ci saranno gare davvero serrate! Il mio compagno di squadra e gli altri miei rivali saranno molto forti, l'anno scorso abbiamo visto molti vincitori diversi e tutti erano abbastanza a pari punti fino alla fine, quindi la costanza sarà più importante che mai. Sarà una stagione eccitante” – ha lo stile del diario la riflessione affidata da Alex Rins al blog di Ecstar.

Quasi una riflessione personale, sulle prospettive prima dell’inizio ufficiale della stagione e sulle emozioni vissute durante l’attesa, con il compagno di squadra del campione del mondo che, non lo nasconde, venderà carissima la pelle.

“Joan, ovviamente, sarà molto competitivo perché ha vinto il titolo l'anno scorso. E se Marc Marquez sarà in grado di tornare all'inizio dell'anno, anche questo sconvolgerà le cose – ha affermato Rins – Per quanto mi riguarda, sto cercando di salire di livello; il mio piano per il 2021 è migliorare i successi che ho avuto l'anno scorso”. Che, tradotto in termini meno diplomatici, si può riassumere con una sola frase: Alex Rins vuole il mondiale.

Per riuscirci si è allenato moltissimo in questi mesi, come racconta lui stesso, spaziando dalle due alle quattro ruote, dalla terra all’asfalto. E regalandosi anche una livrea speciale per la Suzuki GSX-R di serie a cui ha dato il nome di Susie. “Sto dando il 100% in palestra, sulla pista di motocross, facendo cardio, un po’ di tutto – ha proseguito il venticinquenne pilota di Barcellona - La guarigione della mia spalla è stata davvero buona e questo è un sollievo, è stata stabile durante i miei allenamenti quest'inverno e ora mi sento molto meglio rispetto al passato. Mi sono allenato molto con la moto di serie, con la moto da cross, anche con un go-kart, per cercare di essere pronto per la gara ed è stato bello, ma alla fine niente batte saltare sulla mia MotoGP e andare a tutto gas a 330 km/h! Non vedo l'ora”.

Ma Alex Rins è consapevole che non sarà un mondiale come gli altri e che molto probabilmente la stagione si rivelerà simile a quella conclusa nel novembre scorso, con l’ombra del Covid19 che è sempre in agguato: “Non sappiamo esattamente come sarà la stagione e probabilmente ci saranno cancellazioni e cambiamenti di programma per stare al passo con la situazione in evoluzione in tutto il mondo – ha ammesso Rins – Resto al sicuro e aspetto i primi test e gare della stagione. È stato un peccato non poter andare in Malesia a provare, ero super entusiasta di guidare lì e mi piace molto il circuito di Sepang, ma non è stato possibile. L'anno scorso siamo stati molto attenti ed è triste non avere i fan sulle tribune che ci spingono e avere il paddock così tranquillo, ma sembra che questo sia l'unico modo per mantenere basso il livello di rischio”.

Il Covid19, però, non è l’unico aspetto che spiazza i programmi di Rins. Il venticinquenne della Suzuki, infatti, non nasconde che l’assenza di Davide Brivio sarà qualcosa di non naturale, dopo anni in cui l’italiano è stato la faccia di Suzuki.

“Sarà un po’ strano arrivare alle gare e non vedere Davide – ha concluso il 42 - perché è il manager da quando sono con la Suzuki e anche perché ho un buon rapporto con lui. È stato uno shock, ma capisco la sua decisione e gli auguro buona fortuna! Non vedo l'ora di vederlo come ospite in alcune gare, ci siamo divertiti molto negli anni e mi ha sempre dato buoni consigli. Ad ogni modo, la nostra squadra è molto forte e possiamo avere una stagione di grande successo, ne sono sicuro! La nostra moto e la nostra squadra sono ad un livello molto alto dopo tanto duro lavoro, ma la nostra GSX-RR è molto ben bilanciata con un buon pacchetto, quindi sono fiducioso, ma anche consapevole che si può e si deve migliorare ancora”.