MotoGP 2021, GP d'Olanda ad Assen. Marc Marquez: "Qui l’obiettivo è entrare nei dieci"

MotoGP 2021, GP d'Olanda ad Assen. Marc Marquez: "Qui l’obiettivo è entrare nei dieci"
Giovanni Zamagni
Il pilota della Honda non ha dubbi: “Al Sachsenring ho conquistato una delle vittorie più importanti, in un momento difficile della mia carriera. Un successo che dà grande morale, ma qui si torna al nostro reale potenziale: le prestazioni saranno in linea con Mugello e Barcellona”
24 giugno 2021

AssenMarc Marquez non ha dubbi: ad Assen sarà impossibile ripetere quanto fatto al Sachsenring. “L’obiettivo è entrare nei dieci” dice con pochi dubbi.

“Quella di domenica scorsa è stata una vittoria molto significativa, una delle più importanti in assoluto in un momento duro della mia carriera. Sicuramente questo successo mi dà motivazioni extra, non solo a me ma anche alla squadra. Ma qui si torna alla nostra reale situazione: sto meglio rispetto al Mugello e a Barcellona, ma il mio potenziale sarà simile a quei due GP, non a quello della Germania”.

Ma se dovesse piovere, potresti avere un vantaggio anche qui?

“Quando un pilota è in difficoltà spera sempre nella pioggia. Ma non cambierà il mio risultato finale nel campionato… e nemmeno di questa gara: forse potrei finire un po’ più avanti, ma, ripeto, mi aspetto prestazioni in linea con quelle del Mugello e di Barcellona, non come la Germania. Al Sachsenring ho guidato bene, con grande precisione, aiutato dalla pista, con solo tre curve a destra. E’ chiaro che mentalmente è stato per me molto importante, sappiamo che lo possiamo fare, ma qui l’obiettivo è finire nei dieci”.

 

Pol Espargaro dice che vorrebbe guidare la tua stessa moto: com’è la situazione?

“Stiamo cercando di trovare una strada, una base che funzioni, ma non bisogna pensare al Sachsenring… Pol sta faticando a essere costante, siamo in un momento difficile, stiamo provando a migliorare. Nel 2020 io non c’ero e la HRC ha fatto alcuni cambiamenti: la moto non era male, perché mio fratello Alex ha conquistato due podi ed è stato consistente nel finale di stagione. E anche Nakagami è stato veloce, conquistando la pole ad Aragon. Ma quando io sono tornato, non capivo la moto per le mie condizioni fisiche. Poi ho cominciato a sentire qualcosa di strano, dovuto a qualche cambiamento fatto dalla HRC nei test invernali in Qatar. Ho preferito tornare a qualcosa che conoscevo bene, al 2019, o alla prima gara del 2020: questa adesso è la nostra base. Su questa base, introdurremo poco alla volta le novità, per preparare la moto del 2022, non per questa stagione”.

 

Per te è un bene che ci siano cinque settimane di pausa dopo questo GP?

“E’ vero che nei test di Montmelò avevo fatto 87 giri, ma li ho fatti durante un’intera giornata. E’ molto differente farne 25-30 consecutivi in gara, dopo la Germania ero molto stanco: ma è un processo normale, me lo hanno confermato anche i medici. E’ stato importante vincere, ma la pausa è positiva per fare una buona seconda parte di stagione. Così come è positiva, per me, la notizia che si correrà ad Austin”

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