MotoGP 2021, GP del Qatar/1. Maverick Vinales: "Che soddisfazione passare la Ducati"

MotoGP 2021, GP del Qatar/1. Maverick Vinales: "Che soddisfazione passare la Ducati"
Giovanni Zamagni
Maverick ha vinto dimostrando non solo velocità, ma anche grandissima tenuta psicologica. “Dobbiamo migliorare in partenza, ma con questa moto, adesso, posso superare, cosa difficilissima nel 2020. Abbiamo lavorato in modo intelligente durante i test: molto bene!”
28 marzo 2021

Pronti via e la gara di Maverick Vinales sembrava già finita, con 4 Ducati davanti a lui, sesto alla fine del primo giro. Il Vinales 2020 sarebbe andato nel pallone. E anche quando il compagno di squadra Fabio Quartararo, al sesto giro, ha passato Jack Miller mentre lui non c’è riuscito, il vecchio Maverick sarebbe probabilmente scomparso dalla gara. Ma il Vinales 2021 è molto determinato, più sicuro di sé e quando al 15esimo giro è andato al comando, ha mandato i rivali in tilt. Bravissimo.

“Sicuramente in partenza dobbiamo migliorare, dobbiamo lavorare già per la prossima gara. Anche Martin oggi ha fatto una partenza incredibile, è obbligatorio per noi trovare qualcosa di migliorativo in partenza”.

Vinales prova a paragonare la Yamaha 2020 alla 2021.

“Tecnicamente è un piccolo passo in avanti, ma questa moto, finalmente, ti permette di superare: nel 2020 era impossibile. Dobbiamo ancora fare un passo in avanti nel grip all’anteriore, ma nel complesso è stata una bella gara: sono soddisfatto di aver sfruttato tutto il potenziale della moto”.

In ogni caso, sembri più a tuo agio con l’anteriore?

“Sì, siamo migliorati rispetto al 2020: l’anno scorso, quando staccavo più tardi finivo lungo, mentre adesso sto dentro, posso fare la curva. Questo mi dà più sicurezza e confidenza in me stesso. Posso guidare pulito ed essere più veloce”.

Sei anche riuscito a superare le Ducati?

“Sì e non è facile riuscirci: questo mi rende orgoglioso ancora più della vittoria”.

Il cambio di condizioni vi ha agevolato?

“Per la verità, le condizioni di venerdì erano perfette per la mia M1: entravo in pista e facevo subito 1’54” basso senza fatica. Oggi con il vento è stato complicato, soprattutto, alla curva 2 e alla 7. E’ vero, però, che noi il vento lo soffriamo un po’ meno di altri”.

Nel 2017 avevi vinto qui al debutto con la Yamaha dopo un inverno da protagonista; oggi ci sei riuscito dopo una stagione difficilissima: si possono paragonare i due successi?

“La vittoria è la conseguenza di un lavoro fatto prima: nei test abbiamo lavorato bene e in modo intelligente. Avevo una gran voglia di iniziare la stagione”.

Ti sei sposato e stai aspettando un figlio: questo ti dà serenità o qualche preoccupazione in più?

“Per il momento preoccupazione perché non posso essere a casa a stare con lei. Ma siamo una grande famiglia e sono tranquillo per questo”.

Chi ha scelto il nome?

“Mia moglie, ha deciso per Mina. Io avrei scelto nel caso fosse stato un maschio…”.