MotoGP 2021, GP di Spagna a Jerez. Spunti, considerazioni, domande dopo la gara

MotoGP 2021, GP di Spagna a Jerez. Spunti, considerazioni, domande dopo la gara
Giovanni Zamagni
Quali sono state le chiavi del GP? Solo Quartararo ha avuto problemi alle braccia? Verrà operato di nuovo? Quali sono i 3 motivi per ricordare il GP?
2 maggio 2021

JEREZ - Spunti, domande e considerazioni dopo il GP di Spagna 2021.

Quali sono state le chiavi del GP?

  1. I guai fisici di Quartararo. La sindrome compartimentale al braccio destro di Fabio è stato l’elemento chiave della gara;
  2. La partenza di Miller. Partire in testa e fare i primi tre giri in prima posizione, ha consentito a Jack di prendere vantaggio su Bagnaia;
  3. La frenata di Morbidelli. Nonostante la superiorità in rettilineo della Ducati, Pecco ha faticato a superare Franco in staccata: Morbidelli frenava fortissimo. Così Bagnaia ha perso decimi preziosi sul compagno di squadra;
  4. Le qualifiche della Suzuki. Ancora una volta si è visto come i piloti Suzuki possano essere velocissimi in gara, ma partendo così dietro la gara è compromessa;

Solo Quartararo ha avuto problemi alle braccia?

No, anche Aleix Espargaro e Danilo Petrucci.

Quartararo, già operato al braccio destro per sindrome compartimentale nel 2019, verrà operato di nuovo?

Fabio ha detto di non sapere cosa fare, di voler prendere tempo per decidere a mente fredda. Fabio è apparso piuttosto sfiduciato. Anche Aleix Espargaro andrà a Barcellona a farsi vedere dal dottor Mir.

Nakagami è stato l’unico pilota Honda a utilizzare il telaio 2020?

Sì, gli altri piloti stanno continuando con il telaio 2021, anche se in versioni differenti tra un pilota e l’altro.

Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).

Quartararo 1’37”770 (8); Miller 1’37”908 (6); Morbidelli 1’37”993 (7); Rins (8) 1’38”028; Bagnaia 1’38”059 (9); Nakagami 1’38”101 (7); M.Marquez 1’38”122 (17); Vinales 1’38”148 (16); Zarco 1’38”165 (17); Mir 1’38”239 (12).

Velocità massima (e media) in gara.

Zarco 300,8 (299,4); Bagnaia 300,0 (298,9); Bradl 296,7 (296); Marini 295,8 (293,4); Bastianini 295,8 (294,3); Miller 295,8 (295,2); P.Espargaro 295,8 (295,1); Rossi 290,3 (288,5); Quartararo 289,5 (288); Morbidelli 288 (287,6).

Confronto tra compagni di squadra (tra parentesi in qualifica)

Bagnaia/Miller 3/1 (1/3); Quartararo/Vinales 2/2 (3/1); Mir/Rins 3/1 (0/4); Marquez/P.Espargaro 2/0 (1/1); Binder/Oliveira 2/2 (3/1); Morbidelli/Rossi 3/1 (3/1); Zarco/Martin 2/0 (1/1).

Motori punzonati (tra parentesi quello utilizzato in gara). Ricordo che tutti hanno 7 motori per l’intera stagione, tranne l’Aprilia che ne ha 9.

Zarco: 3 (2); Petrucci: 2 (2); Vinales: 2 (2); Quartararo: 2 (2); Morbidelli: 3 (2); Mir: 3 (3); A.Espargaro 2 (2); Miller: 2 (1); P.Espargaro 2 (1); Rossi: 2 (2); Bagnaia 3 (3); Marquez 2/2.

Tre motivi per ricordare il GP.

  1. La doppietta Ducati;
  2. La vittoria di Di Giannantonio in Moto2;
  3. Il sorpasso alla curva 6 e come Acosta ha impostato l’ultima curva dell’ultimo giro per non farsi superare;

Tre frasi delle qualifiche

  1. Miller: “Ero frustrato, arrabbiato, non credevo più in me stesso”;
  2. Morbidelli: “Temevo di finire lungo a ogni frenata”
  3. Acosta: “E’ la 37esima vittoria spagnola a Jerez, come il mio numero? E’ un altro segnale che sta andando tutto nella giusta direzione.

Io l’avevo detto

Manuel Pecino (PecinoGP), sabato sera: “Punto su Rins, perché prima o poi dovrà finire una gara”. In effetti, questa l’ha finita...

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