MotoGP 2021. Le pagelle del GP d'Olanda ad Assen

MotoGP 2021. Le pagelle del GP d'Olanda ad Assen
Giovanni Zamagni
Diaeci a Quartararo, otto a Bagnaia e Marquez. Quattro a Rossi, il futuro sembra segnato
28 giugno 2021

Fabio Quartararo voto 10

Nelle prime due stagioni in MotoGP aveva dimostrato grandissima velocità, ma anche qualche limite. Per il 2021 ha lavorato intensamente su tutti i suoi problemi ed è diventato un pilota quasi perfetto: velocissimo in qualifica, determinato nei sorpassi, capace di prendere rischi come di accontentarsi, con una lucidissima visione della gara. Dominatore.

 

Maverick Vinales 8

Sbaglia l’unica cosa che non doveva sbagliare, la partenza, e poi è molto meno incisivo e spietato nei sorpassi rispetto al compagno di squadra. Dopo però una settimana così complicata ed emotivamente difficile, è stato bravissimo a ritrovare la velocità e la capacità di non abbattersi dopo il via complicato. Non crede più negli uomini Yamaha dentro al box e per questo va (probabilmente) all’Aprilia. In bocca al lupo.

 

Joan Mir 7,5

Un voto in meno per le qualifiche: non si può partire sempre così indietro. Per il resto, il solito gran pilota, molto efficace in gara, sicuro nei sorpassi, costante e sempre in grado di ottenere il massimo risultato possibile. Per me è uno molto forte. Campione del mondo.

 

Johann Zarco 7,5

E’ probabilmente colpevole nel contatto al secondo giro con Alex Rins: è l’unico aspetto negativo di un altro GP solido, disputato con grande intelligenza, ma anche caparbietà nel provare fino alla fine a conquistare il podio. Magari è meno entusiasmante di altri piloti, ma sa il fatto suo. Bella conferma.

 

Miguel Oliveira 7

Si era visto in prova che non aveva la competitività dei GP precedenti: il suo merito è conquistare comunque un quinto posto più che dignitoso, senza errori. Rispetto ai compagni di marca fa una grandissima differenza. Bel pilota.


 

Pecco Bagnaia 8

Mi sembra già di leggere le critiche per un 8 sicuramente troppo alto per il risultato finale, ma per me è stato meraviglioso nella sua tenacia e voglia di non arrendersi nonostante fosse in difficoltà, addirittura quasi in affanno. Per questo ha esagerato, mettendo cinque volte le ruote fuori dai cordoli, punito con un giusto “long lap penalty”. Ha ottime qualità, deve riuscire a mettere insieme tutti i pezzi. Poi diventerà grandissimo.

 

Marc Marquez 8

Una gran bella rimonta dopo due giorni di prove e qualifiche terribili, con una caduta nelle FP2 che ha avuto conseguenze fisiche e psicologiche. Ma ancora una volta ha saputo riprendersi e su una pista dove tutti i piloti hanno faticato per i cambi di direzione ad alta velocità, lui ha finito attaccando. Adesso ha un mese per riprendersi quasi completamente. Fenomeno.

 

Aleix Espargaro 7

Nel complesso, un altro fine settimana positivo, chiuso a 10”346 dal primo in una gara tirata. Continuo a pensare che a parità di moto non è facile batterlo: Maverick Vinales c’è riuscito con la Suzuki, ci riuscirà - ci riuscirebbe? - anche con l’Aprilia? In attesa del 2022, con questo moto non si può fare di più. Fino a prova contraria.

 

Takaaki Nakagami 6

Fa 15 giri da leone, con sorpassi da applausi, poi fa un errore e si sceglie come il ghiaccio. E’ in crescita, ma non riesce a essere completo, prima o poi uno sbaglio lo fa. Che peccato.

 

Pol Espargaro 4

Nelle libere sembra veloce, con un buon passo, poi sbaglia malamente in qualifica e in gara scompare completamente. Chissà quanto gli manca la Ktm. Disastroso.

 

Alex Rins 7

Il contatto con Zarco - per me subito senza poter fare nulla - lo fa ripartire ultimo. Risale con un gran ritmo, dimostrando ancora una volta che il podio era alla sua portata. Alla fine, però, è un’altra occasione persa.

 

Danilo Petrucci 4

Il momento della sentenza sul contratto per il 2022 si avvicina, ma le speranze di vederlo nuovamente con la Ktm si riducono. Ci sono alternative valide a un pilota che nella sua carriera ha comunque vinto due GP, di cui uno battendo all’ultimo giro Marquez e Dovizioso? Ecco, forse è questa considerazione che lo può salvare, perché, purtroppo, i risultati sono contro di lui. Speriamo bene.

 

Enea Bastianini 5

E’ difficile la vita del debuttante nel 2021, con pochissimi test alle spalle e un livello altissimo. Senza dimenticarsi che guida una Ducati di due anni fa. 

 

Lorenzo Savadori 6

Nel complesso, ha fatto vedere dei miglioramenti. La strada è lunga, ma adesso ha più mezzi per percorrerla.

 

Garett Gerloff 7

Fa una figura più che dignitosa, mostrando buone capacità. Ramon Forcada ha parlato bene di lui: c’è da fidarsi.

 

Luca Marini 4

Vale lo stesso discorso fatto per Bastianini, con l’aggravante di essere finito dietro a un pilota proveniente dalla SBK.

 

Jack Miller 4

E’ costantemente il più lento tra le tre punte Ducati e cade in gara. Ancora troppo altalenante.

 

Valentino Rossi 4

Qualche sprazzo positivo, ma poi sbaglia completamente la partenza e cade mentre è molto indietro. Il futuro, purtroppo, sembra segnato, non si vedono alternative. Finale amaro.

 

Yamaha M1 voto 9,5

Primo-secondo in prova e in gara: su questa pista e con l’asfalto nuovo con tanto grip siamo quasi alla perfezione.

 

Suzuki GSX-RR voto 9

Inferiore alla Yamaha, ma comunque molto equilibrata ed efficace. Rispetto alla M1 è molto più in difficoltà in qualifica, ma chissà quanto dipende dalla moto e quanto dai piloti.

 

Ducati DesmosediciGP voto 8

E’ migliorata rispetto al 2020, in rettilineo continua a dominare, ma, purtroppo, rimangono alcuni limiti in percorrenza e nei cambi di direzione veloci. 

 

Ktm RC16 voto 8

Si dimostra veloce anche ad Assen, ma meno competitiva rispetto alle ultime gare. Oliveira sembrava in difficoltà a superare, come se avesse poca fiducia sull’avantreno.

 

Honda RC213V voto 8

Al di là delle difficoltà di gestione elettronica, evidenti nella caduta di Marquez nelle FP2, nel complesso è sembrata una moto competitiva ad Assen, con il potenziale per salire sul podio. Con Marquez in forma racconteremmo un’altra storia.

 

Aprilia RS-GP voto 8

Un’altra buona prestazione, ma anche la conferma che c’è ancora da lavorare per potersi giocare podio e vittoria. E’ comunque costantemente con i migliori.

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