MotoGP, GP di Misano 2021. Valentino Rossi: "Bagnaia e Morbidelli si giocheranno il titolo 2022"

MotoGP, GP di Misano 2021. Valentino Rossi: "Bagnaia e Morbidelli si giocheranno il titolo 2022"
Giovanni Zamagni
Il pilota di Tavullia spinge i suoi talenti: “Pecco è in lotta già quest’anno, lui in pole con la Ducati a Misano è l’apoteosi per il motociclismo, come la Ferrari davanti a tutti a Monza con un pilota italiano. Dedico i risultati dell’Academy al Sic”
18 settembre 2021

MISANO ADRIATICO - Il meraviglioso casco dedicato alla futura figlia, realizzato come sempre insieme al geniale Aldo Drudi, meritava un risultato migliore. Ma Valentino Rossi, ormai, ha imparato a mantenere la calma anche nelle giornate più nere.

“E’ stato complicato soprattutto per le due cadute. Nelle FP4 ho tenuto un ritmo discreto con le gomme usate, ero ottimista per le qualifiche. Ma quando monti la dura anteriore è molto complicato e delicato, a sinistra è facile perdere il controllo, come è successo a me.

E’ stata la seconda scivolata della giornata dopo quella nelle FP3. Posso essere più forte di così, fare più sorpassi.

La seconda caduta è stata determinata dal rallentamento precedente?

“La dura anteriore è meglio in frenata, ma a sinistra sei sempre al limite, specie alla 15 e alla 16. Il primo tentativo non era stato male, ma ho fatto un errore alla quattro e volevo farne un altro prima di cambiare la posteriore. Avrò rallentato al massimo per 4-5 secondi, non mi aspettavo di perderla così. Nelle FP3 ero invece caduto nel tratto veloce, ma non mi sono fatto nulla”.

Due cadute certificano che comunque ci stai provando?

“Sarebbe una possibilità tirare i remi in barca e forse sarebbe quella migliore... Ma io ci voglio provare, voglio conquistare il miglior risultato possibile. Diciamo che la seconda caduta è stata molto frustrante”.

Siamo al circuito dedicato a Marco Simoncelli: cosa ti manca di più di Marco?

“Mi manca tantissimo, prima di tutto come amico, era molto divertente, siamo stati tanto insieme. Come pilota credo che nel 2012, con la 1000 avrebbe avuto una moto più adatta a lui, avrebbe potuto lottare per il campionato. Di fatto, è come se lui fosse stato il primo pilota dell’Academy, dedico a lui certi risultati. Non è tanto, ma è quello che posso fare”.

Bagnaia e Morbidelli possono raccogliere la tua eredità?

“Pecco e Franco possono giocarsi il mondiale nel 2022, Bagnaia forse già quest’anno. Pecco corre con la Ducati, è l’apoteosi del motociclismo italiano, è come se la Ferrari partisse in pole a Monza con un pilota italiano. Spero che tanti tifosi lo seguano”.

Cosa ci dici del casco?

“Abbiamo preso la frase di una canzone famosissima di Lucio Battisti, una canzone che, in realtà, parla di un ragazzo che ha paura di sposarsi. Abbiamo fatto nostra quella frase in onore della bambina che sarà”.

Hai già deciso il nome?

“Non ancora. Lo deciderò all’ultimo, come piace fare a me”.