MotoGP. Marquez: "Non cambio tattica"

MotoGP. Marquez: "Non cambio tattica"
Giovanni Zamagni
Gli basta un quarto posto, ma Marc sembra fregarsene: “sarebbe bellissimo vincere il GP” | G. Zamagni, Valencia
9 novembre 2013

Punti chiave


VALENCIA – Il suo obiettivo sembra chiaro: vincere il GP. Altro che tattica.

«Un anno fa, quando qui feci la prima conferenza stampa da pilota MotoGP, avrei firmato qualsiasi cosa per essere primo o secondo alla fine del mondiale. Non ho niente da perdere, quindi: anche se finissi secondo in campionato sarebbe comunque un successo» dice sinceramente. I suoi pensieri, i suoi ragionamenti sembrano più rivolti alla singola gara, piuttosto che al campionato.
«Era importante conquistare la prima fila, essere in pole è un qualcosa in più: per il momento abbiamo lavorato bene, ma oggi conta poco: bisognerà mantenere anche in gara la stessa concentrazione delle prove. Nel warm up proveremo a migliorare ulteriormente la RCV, perché Lorenzo nelle FP4 ha fatto vedere di avere un gran passo. Diciamo, però, che mi sento pronto per giocarmela con Lorenzo, Pedrosa e potrebbe esserci anche Rossi. In ogni caso è importante essere davanti, perché la partenza non è esattamente il mio punto forte: spero di fare la migliore partenza della stagione. Qui è incredibile, si sente il calore della gente: davvero emozionante».


Hai già in mente che tattica adottare? Sempre alla Marquez o un po’ più prudente?
«Per il momento, non ho cambiato niente nel mio modo di fare, mentre per domani dipenderà dal feeling, ma la strategia non cambia. E’ chiaro che il campionato è più importante, ma se spingi e sei veloce come sempre la concentrazione è più alta. Fino adesso tutto è andato bene, ma anche Lorenzo è molto veloce».


La tua moto si muove sempre più delle altre, qui ancora più del solito: è una tua caratteristica di guida o non sei particolarmente a posto con la messa a punto?
«Sicuramente incide il mio stile. Qui, poi, quando la gomma è nuova, la moto è molto aggressiva, ma con il passare dei giri scivola con maggiore dolcezza e riesco a controllarla meglio».


Lo sai che è tutto nelle tue mani?
«E’ un vantaggio, perché non devo contare sugli altri. Vincere la gara, però, sarebbe bellissimo, anche se non sarebbe la fine del mondo fare secondo sia sotto la bandiera a scacchi sia, eventualmente, in campionato».


Sarà una serata diversa dalle altre?
«No, esattamente uguale: alle 18 fisioterapia, alle 19 meeting tecnico, poi cena e a letto».


Intanto te ne vai a casa con una BMW M6 da 560 cv…
«Fantastica, è una macchina bellissima: considerando i miei 20 anni e la potenza che ha, sarà un po’ cara di assicurazione…».