MotoGP, Paolo Ciabatti (Ducati): "Mai trattato con Marquez"

MotoGP, Paolo Ciabatti (Ducati): "Mai trattato con Marquez"
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Lo spagnolo irraggiungibile, un approccio forse poco deciso verso Viñales e Quartararo: Ducati si trova a dover fare di necessità virtù. E a puntare sui piloti che ha già in casa
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21 febbraio 2020

Fa un po' impressione parlare di mercato 2021 ancora prima che il Mondiale inizi, ma la silly season - il mercato piloti, come viene definito a buona ragione dagli anglosassoni - ci ha ormai costretto a una stagionalità piuttosto anomala. Nella fattispecie, il contratto quadriennale di Marc Marquez spegne la luce su diverse ipotesi, più o meno fantasiose, su movimenti di mercato.

"Tutti parlano con tutti", è l'adagio in risposta alle domande relative a presunti contatti fra piloti e squadre, che va a sottolineare la lapalissiana verità del fatto che contatti più o meno formali si svolgano per quasi tutte le permutazioni possibili. Ma quando un pilota mette in mostra la superiorità espressa da Marc Marquez nelle ultime stagioni, è inevitabile che chiunque voglia puntare alla vittoria finale abbia il dovere di tentare un approccio.

In questo caso è lo stesso Paolo Ciabatti, DS Ducati, in un'intervista rilasciata ai colleghi di GPOne, a smentire categoricamente che Ducati sia mai andata oltre le formalità. "Il fatto che Ducati stesse trattando con Marquez è una pura invenzione. Sapevamo benissimo che sarebbe rimasto con Honda perché ce lo aveva detto esplicitamente."

Analoga, per certi versi, la situazione con i due più quotati... anti-Marquez del momento, ovvero Maverick Viñales e Fabio Quartararo. Il primo ha lasciato intendere in maniera abbastanza esplicità la trattativa, per poi venire convinto dalla risposta Yamaha alle indecisioni di Rossi, il secondo - continua lo stesso Ciabatti - ha respinto gentilmente le avances Ducati perché, forte della sua gioventù, ha preferito le certezze di una crescita graduale alle incognite di un cambio marca.

Una situazione apparentemente molto difficile per Ducati, che si ritrova senza essere riuscita a conquistare i piloti che cercava, e che - senza troppa fantasia - ha ottenuto soltanto di infastidire i piloti titolari. Abbiamo detto "apparentemente" perché continuiamo a credere in un Andrea Dovizioso che, pur con tutti i se e i ma legati alla situazione tecnica, rimane l'unico pilota che nelle ultime stagioni è riuscito a battere Marquez.

E perché, come ha lasciato intendere lo stesso Ciabatti nel contesto della presentazione del team Superbike, un pilota come Scott Redding potrebbe benissimo diventare la soluzione al problema della MotoGP. Il contratto biennale con il team Aruba dà a Redding due possibilità di conquistare quel titolo sfuggito a Bautista e, almeno sulla carta, esclude la possibilità di un passaggio alla MotoGP nel 2021, ma... si sono viste cose ben più strane. Vi ricordate com'è andata l'ultima volta che Ducati ha regalato a un suo pilota la Wild Card a Valencia come premio per la conquista del Mondiale Superbike?