Spunti, considerazioni, domande dopo il GP della Malesia

Spunti, considerazioni, domande dopo il GP della Malesia
Giovanni Zamagni
Quali sono state le chiavi del GP? Cosa è successo ad Andrea Iannone? Perché la Ducati è andata così male?
4 novembre 2018

 

Quali sono state le chiavi del GP?

1) La penalizzazione a Marquez dopo le Q2. Dopo aver conquistato la pole, Marquez è stato retrocesso in settima posizione, penalizzazione che il pilota della Honda ha vissuto come un’ingiustizia. Questo lo ha fatto partire con una extra motivazione, come ha detto lui stesso;


2) La caduta di Rossi. E’ stato naturalmente un momento chiave: Valentino ha perso il controllo della Yamaha alla prima curva del 17esimo giro, quando tutti si preparavano a una sfida ricca di significati tra Rossi e Marquez a Sepang;


3) Le qualifiche bagnate. La pioggia caduta prima delle qualifiche ha un po’ cambiato i valori in campo, soprattutto per quanto riguarda Vinales, solo 11esimo sullo schieramento: vista la competitività della Yamaha e la velocità di Maverick nel finale, se fosse scattato almeno dalla seconda fila, si sarebbe giocato la vittoria;


4) La pressione di Marquez. Marc mette una grande pressione agli avversari, che per batterlo devono rischiare oltre il limite, come è successo a Lorenzo a Misano, a Dovizioso in Giappone e qui a Rossi;


5) La competitività della Suzuki. Partito ottavo, Rins è risalito fino al secondo posto con una moto che, in questo momento, sembra avere pochissimi punti deboli. Tra l’altro, Alex ha fatto anche il giro più veloce;


6) Le difficoltà della Ducati. La poca competitività della DesmosediciGP è stato uno dei punti chiave: ultimamente c’era sempre una Ducati a lottare per la vittoria, mentre in Malesia ha chiuso lontanissima.

 

Cosa è successo ad Andrea Iannone, caduto all’ultima curva del primo giro mentre era quarto?

Risponde Iannone: «Marquez ha perso prima l’anteriore e poi il posteriore: istintivamente, per non centrarlo, ho pinzato più forte e sono caduto. Non credo avessi altre possibilità».

 

Perché la Ducati è andata così male, dopo essere stata protagonista venerdì e sabato, perlomeno con Dovizioso?

Difficile rispondere. Dopo le prove Andrea era convinto di avere un buon passo, ma la differenza in gara è stata grande. Tutte le Ducati, però, hanno faticato, non solo quella di Dovizioso, quindi è difficile ipotizzare un problema tecnico. Qui ci vuole l’ingegnere Bernardelle per chiarire la situazione. Appuntamento mercoledì a DopoGP registrato nelle stand di moto.it a Eicma.

 

Il vantaggio di Rossi su Marquez.

1 giro: 1”440; 4 giro: 0”885; 5 giro: 0”711; 10 giro: 1”116; 12 giro: 1”247; 13 giro: 0”933; 14 giro: 0”875; 15 giro: 0”743; 16 giro: 0”648.

 

Cosa è successo a Michele Pirro?

Il sostituto di Jorge Lorenzo, partito dalla 14esima casella, è caduto all’ultima curva del sesto giro mentre era 13esimo.

 

Cosa è successo tra Lorenzo e Dovizioso?

Sabato sera, a chi gli chiedeva l’opinione sulla rinuncia di Lorenzo a disputare il GP, Dovizioso prima ha cercato di non rispondere, poi si è fatto scappare un: «Non so i dettagli, sono situazioni un po’ strane in generale, situazioni che capitano spesso in Ducati o con certi piloti…».


Parole che, obiettivamente, Andrea poteva evitare, ma che non sono sembrate neppure così offensive: tra l’altro, tra le due parti tirate in causa (Ducati e Lorenzo), sembravano più negative nei confronti di Borgo Panigale. Lorenzo, però, le ha prese malissimo e la sua risposta attraverso i social è stata durissima.


Ha iniziato con un: «Grazie mille Dovi, sei un vero gentiluomo» seguito dagli applausi; ha continuato con «La sua è invidia e opportunismo», per finire con un sarcastico «E’ un campione del modo, della 125» per rispondere a chi gli chiedeva Dovi chi? Sinceramente se ne poteva fare a meno: Andrea ha sbagliato, Jorge ha reagito in modo incomprensibile (almeno per me).

 

Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato).

Rins 2’00”762 (5); Zarco 2’00”780 (4); Marquez 2’00”808 (4); Rossi 2’00”912 (10); Dovizioso 2’00”930 (4); Vinales 2’00”964 (14); Pedrosa 2’00”987 (4); Miller 2’01”274 (3); Petrucci 2’01”686 (4); Bautista 2’01”737 (13).

 

Le tre più belle frasi del GP

3) Marquez: «La penalizzazione mi ha dato una extra motivazione e l’idea di lottare con Rossi me ne ha data un’altra ancora»;

2) Rossi: «La delusione e grande: per qualche giorno è meglio evitare corde e sgabelli per non fare gesti pericolosi»;

1) Bagnaia: «Ho cercato di non pensare al titolo, ma è da sabato che non mangio: mi si è chiuso lo stomaco».




 

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