Yamaha EMF: lo scooter con batterie intercambiabili

Yamaha EMF: lo scooter con batterie intercambiabili
Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
Sviluppato in collaborazione con Gogoro, lo scooter elettrico Yamaha EMF debutta a Taiwan dove Gogoro vanta una più che solida infrastruttura di battery swap
  • Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
20 gennaio 2022

È già preordinabile, per adesso soltanto a Taiwan, il nuovo scooter elettrico Yamaha EMF che sfrutta la partnership con Gogoro per l'utilizzo delle GoStation dedicate allo battery swap; le due Case avevano già collaborato con la produzione dello scooter EC 05.

Il nuovo EMF sfrutta infatti pienamente il sistema di battery swap Gogoro e tutta l'infrastruttura delle stazioni di ricarica dove è possibile lasciare la batteria esaurita e prenderne una al 100%, annullando i tempi di ricarica e rendendo il tempo necessario per lo swap paragonabile a quello di un normale rabbocco di carburante o, forse, pure inferiore. Un modello che a Taiwan, sede di Gogoro e mercato guida per le GoStation, ha riscosso un successo tale che a breve le stazioni di servizio convenzionali saranno in numero inferiore a quelle di ricarica.

 

Lo stile dell'EMF è fondato su linee aggressive, qualcuno potrebbe vederci una parentela con la serie MT sopratutto nel gruppo ottico anteriore: le ruote sono entrambe da 10 pollici (110/90 e 130/70 le dimensioni degli pneumatici) e il motore è in grado di sviluppare una potenza di 7,6 kW a 3.000 giri che permette allo scooter di arrivare alla velocità di 50 km/h in 3,5 secondi. La velocità massima dovrebbe aggirarsi intorno ai 100 km/h, mentre il peso è di 114 kg comprese le due batterie. Due dischi con frenata CBS provvedono a frenare l'EMF che non ha una classica chiave di avviamento ma utilizza una scheda NFC.

Yamaha partecipa sia al consorzio giapponese per lo studio batterie standard ma anche a quello europeo avente analoga finalità: è evidente che perlomeno per i veicoli elettrici destinati al commuting il sistema dello battery swap è una soluzione ottimale, forse non l'unica, ma certamente una via praticabile per portare la mobilità elettrica ad annullare uno dei suoi punti deboli più sensibili: la necessità di tempi di ricarica lunghi ma anche di luoghi adeguati dove ricaricare le batterie.

L'autonomia degli scooter quindi, con lo battery swap, diventa un tema ancora meno sensibile sia perché sono mezzi che raramente percorrono ampie distanze giornaliere, sia perché diventa possibile accostare presso una battery swap station, cambiare la batteria in pochi secondi e ripartire. Non sorprende dunque  che per adesso l'EMF sia presentato e prenotabile solanto a Taiwan, un Paese dove l'infrastruttura di stazioni di ricarica è capillare mentre in Europa sarebbe invece molto vicino al debutto l'E01, il veicolo zero emissioni di Yamaha comparabile a un 125 cc.

Gogoro, da parte sua, ha intavolato un'accordo con Hero, uno dei più grandi costruttori mondiali e detentore in India (con Hero Electric) del primato per vendita di scooter elettrici: una partnership strategica che punta a velocizzare il passaggio alla mobilità elettrica dell'India.