Motocross. Alessandro Volta, il guru dei motori Yamaha

Massimo Zanzani
Il responsabile area motori 4T della Rinaldi Motorsport ci ha raccontato come avviene lo sviluppo dei propulsori che la Casa di Iwata affida alla squadra di tecnici diretti da Michele Rinaldi per le moto ufficiali dei piloti del Mondiale cross, ma anche per quelli di serie
14 maggio 2020

Praticamente, da vent’anni è continuamente a testa bassa, chino su motori firmati Yamaha per studiare la migliore soluzione per renderli sempre più performanti e per personalizzarne il carattere, con l’obbiettivo di soddisfare le richieste dei piloti impegnati nel Mondiale motocross.

Un bell’impegno per Alessandro Volta, che con il famoso fisico comasco inventore del primo generatore elettrico mai realizzato condivide la passione per la tecnica e la scoperta all’interno dell’apprezzato gruppo di lavoro con sede nelle colline parmensi di Langhirano, e gestito dai fratelli Rinaldi: Luca, Michele e Carlo.

Una dedizione, la sua, praticamente senza soluzione di continuità, che non si esaurisce solo nelle tante ore di lavoro in officina e al banco prova, ma che lo porta a studiare e a inventarsi le soluzioni più disparate pur di raggiungere obbiettivi e nuovi traguardi. Peraltro centrando spesso il segno, visto tra l’altro che nella sua lunga permanenza nell’atelier emiliano, iniziata nel 2000, ha contribuito assieme alla sua squadra di tecnici di collezionare ben 8 titoli iridati di motocross: sei con Stefan Everts, uno con David Philippaerts ed uno con Romain Febvre.

In questa lunga chiacchierata Sandro ci ha spiegato il sistema di lavoro che gli ha permesso di fare la differenza, i retroscena, gli aneddoti e gli altri aspetti che coinvolgono la ricerca inarrestabile delle migliori prestazioni che ha come missione, assieme a tutta la Rinaldi Motorsport.