CMC Next: BMW Motorrad aumenta il suo impegno

CMC Next: BMW Motorrad aumenta il suo impegno
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Il secondo step per lo sviluppo di sistemi ADAS e V2X. Obiettivo: standardizzare le comunicazioni, collaborare con il settore auto
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29 gennaio 2021

Il progetto CMC (Connected Motorcycle Consortium) è nato nel 2016 con tematica centrale legata alla sicurezza, e con l'obiettivo di introdurre, a partire dal 2020, funzionalità C-ITS (ovvero Cooperative-Intelligent Transportation Systems) su moto e scooter. La sicurezza è un tema tradizionalmente molto caro a BMW Motorrad, che già nel 2012 aveva dato vita al programma interno Safety 360° legato a quell'ABS che lei stessa ha introdotto per prima su una moto con la serie K degli anni 80. Un tema portato avanti con cruise control adattivo, controllo di trazione, ABS intelligente e fari adattivi.

Non stupisce quindi che BMW Motorrad sia uno dei tre membri fondatori del CMC, e che con la scadenza di quel primo orizzonte temporale sopra citato, sia determinata ad impegnarsi ancora di più nel progetto con il CMC Next, prolungamento del programma pensato per aumentare ulteriormente i livelli di sicurezza delle due ruote.

Nel mese di novembre 2020 i costruttori facenti parte del CMC hanno siglato un accordo per prolungare la collaborazione a partire dal 2021: finora (ma la lista è destinata a crescere) hanno aderito BMW Motorrad, Honda, KTM, Yamaha, Suzuki e Triumph. L'accordo prevede un allargamento dell'approccio a tutta la moto da parte dei vari sistemi ADAS, interfacciando i sensori di bordo ai sistemi di connettività attraverso una strategia comune, e quindi protocolli unici per tutti.

L'11 dicembre 2020, quindi, il CMC ha raggiunto il primo traguardo definendo la CMS-Basic Specification, una specifica di base per i sistemi di connettività V2X per i motocicli. Da qui, nel 2021, il passo successivo sta nel definire ulteriori requisiti funzionali essenziali per il processo di standardizzazione delle comunicazioni. E sarà fondamentale la collaborazione con l'industria automobilistica (BMW Motorrad, assieme a Honda e Suzuki, si trova in posizione privilegiata fra gli attuali partecipanti avendola... in casa) per rendere il più possibile unica e standard la comunicazione fra i due mondi, in maniera tale da "far vedere" anche le moto ai sistemi a bordo delle auto e rendere quindi sempre più sicura la circolazione nel traffico misto.

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