Dazi USA-UE. Buone notizie per Harley-Davidson e Indian

Dazi USA-UE. Buone notizie per Harley-Davidson e Indian
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
Lo stop ai dazi, innescati dalla questione Boeing-Airbus, segna una tregua fra Stati Uniti e Unione Europea dopo 17 anni di dispute che hanno penalizzato le esportazioni di tanti prodotti sui due lati dell'Atlantico
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
20 giugno 2021

L'incontro di martedì scorso a Bruxelles fra il presidente USA Joe Biden e il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha messo la parola fine sulla questione Boeing-Airbus.

Le accuse reciproche di aiuti di Stato non consentiti ai due colossi dell'industria aeronautica, da parte americana in un caso e ed europea dall'altro, duravano da 17 anni e avevano provocato dazi aggiuntivi di “riequilibrio” che avevano colpito le esportazioni bilaterali toccando merci non collegate con il settore aeronautico.

L'amministrazione Trump, ultima in ordine di tempo, aveva aggiunto dazi per un valore di 7,5 miliardi di dollari (attraverso una aliquota del 25%) su numerosi prodotti tipicamente europei. L'agroalimentare italiano, ad esempio, è stato penalizzato in questo periodo per circa mezzo miliardo.
La UE aveva prontamente risposto con altri dazi per un valore di quattro miliardi; fra le merci elencate c'erano le moto americane, le cui tariffe salirono al 25%. Questi dazi aggiuntivi dovrebbero a questo punto cadere in tempi brevi.

L'accordo raggiunto ha stabilito una tregua che durerà almeno cinque anni, durante i quali c'è la volontà di raggiungere un'intesa definitiva.

Contemporaneamente sono state messe le basi di una alleanza tecnologica USA-UE per fronteggiare l'avversario comune cinese. Un'operazione che passa attraverso l'istituzione del Trade and Technology Council, una struttura che dovrà approfondire la cooperazione fra le due parti e trovare standard comuni in ambito tecnologico e commerciale.

Alluminio-Acciaio, non risolto

Resta però ancora aperta l'altra questione che riguarda le tariffe aggiuntive sull'alluminio e sull'acciaio esportato negli USA. Lo scorso 17 maggio era stato trovato un accordo bilaterale per evitare un nuovo aumento che sarebbe dovuto scattare il primo giugno (ad esempio i dazi sulle moto americane superiori ai 500 cc importate in Europa sarebbero saliti al 56%), congelando il provvedimento fino al 31 dicembre di quest'anno con l'obiettivo di trovare un accordo definitivo entro quella data.

“Avremmo potuto prendere delle contromisure sulla questione acciaio e alluminio prima di questo vertice con Biden e non l'abbiamo fatto – sono state le parole di Ursula von der Leyen durante la conferenza stampa -. Tuttavia avendo sospese per sei mesi le tariffe, c'è il tempo per discutere e trovare una soluzione. La priorità di questo incontro era trovare un accordo su Airbus-Boeing: non era possibile risolvere anche l'altra questione in un weekend”.