In Spagna stanno per arrivare nuovi segnali stradali per motociclisti

In Spagna stanno per arrivare nuovi segnali stradali per motociclisti
Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
Saranno verticali e aggiornabili col numero di vittime rilevato negli ultimi 5 anni
  • Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
7 maggio 2021

In Spagna, nel 2019, oltre il 76% dei 466 incidenti mortali che hanno visto coinvolta una motocicletta, si sono verificati sulle strade statali e provinciali, ed è partendo da questi dati che la DGT (Direzione Generale del Traffico) spagnola ha deciso di introdurre un nuovo tipo di segnali stradali.

In collaborazione con altre amministrazioni, istituzioni e gruppi di motociclisti, la DGT è impegnata per ridurre il tasso di incidentalità nel trasporto motociclistico e una delle misure individuate per raggiungere questo scopo è l'identificazione e la segnalazione di tratti stradali ad alto rischio, per avvertire gli utenti che vi circolano del rispetto della massima prudenza e delle normative. Frutto di questa collaborazione è stata l'individuazione di 100 sezioni di strade ad alto rischio per motociclisti, tutti di circa 2 km ciascuno, contraddistinti da essere particolarmente ricchi di curve ma in cui è, contemporaneamente, riscontrabile un alto tasso di incidenti motociclistici negli ultimi 5 anni. Non viene quindi sottoposta a questa nuova segnaletica l'intera strada, ma soltanto il tratto di circa due chilometri dove le statistiche parlano di una concentrazione degli incidenti in moto e, di conseguenza, della mortalità.


Su queste tratte, oltre al continuo monitoraggio e controllo, verranno installati i nuovi cartelli che hanno la caratteristica di essere verticali e di presentare colori più evidenti del tradizionale blu e bianco, presentandosi in giallo e arancione per essere maggiormente visibili. Con questi cartelli, modificabili di volta in volta con il numero di vittime e di feriti rilevato negli ultimi 5 anni sullo stesso tratto di strada, l'obiettivo principale della DGT è di abbassare in modo drastico la quota di motociclisti deceduti in seguito a incidenti stradali (che rappresentano il 27 per cento sul totale), attraverso un'opera di sensibilizzazione e di informazione.
Sarà un argomento (e un deterrente) sufficiente per convincere gli indisciplinati ad un maggiore rispetto dei limiti e a instillare la consapevolezza del rischio dei comportamenti stradali scorretti?

Foto: twitter
 

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