Le storie di Nico: Guido Mandracci tutto passione

Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Il pilota ligure partito dalle gimkane di paese arrivò fino a Daytona sulla Suzuki 750 due tempi ufficiale. Competente e generoso, ma senza fortuna: quando arrivò sulle moto buone era la fase della fragilità
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
26 giugno 2020

Guido è scomparso per un infarto vent’anni fa, a soli 58 anni, ed è a metà strada tra il motociclismo eroico e quello moderno. Tante stagioni da privato curando le sue moto insieme all’inseparabile Vincenzo Novella, poi finalmente nel mondiale: anche in 500, fino a far esordire le primissime RG a quattro cilindri Suzuki. Le più belle gare in sella alla 750 a tre cilindri da 310 orari.

Parallelamente, come si usava allora, Mandracci correva anche nell’Endurance, sfiorò la vittoria al Bol d’Or e partecipò alla conquista dei record mondiali Moto Guzzi sulla sopraelevata di Monza. Sul finire della carriera provò a ricominciare da privato, poi si dedicò ai kart gestendo una squadra molto forte. Ci ha lasciato la bella pista degli Oleandri, che è anche l’unico impianto kartistico del ponente ligure ed è frequentata anche da tanti piloti di F1.

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