Singapore. L'esame per la patente è automatizzato

Singapore. L'esame per la patente è automatizzato
Marco Berti Quattrini
Allo studio un circuito dove svolgere gli esami della patente in totale autonomia grazie a un sistema di sensori e a un'estrema automatizzazione
13 aprile 2021

A Singapore se ne parla dal 2017, da quando alcuni funzionari del governo hanno annunciato l'idea di creare un circuito di guida intelligente che fosse in grado di valutare oggettivamente le performance durante le lezioni e soprattutto in fase d'esame. Di recente l'argomento è rispuntato e il ministro degli Affari interni e della legge, K. Shanmugam, ha affermato che già nel 2021 inizieranno i primi test del circuito per raggiungere la piena operatività entro il 2023.  

Questo mese potrebbero prendere il via le prime prove tecniche proprio con delle moto per poi in un secondo momento procedere con le automobili.
"La polizia stradale valuterà l'esito del processo per i motocicli prima di decidere se intraprendere un processo per le auto a motore", ha detto un portavoce della Polizia allo Straits Times.

Il sistema automatizzato verrà utilizzato nella prima parte della prova pratica, mentre nella seconda, quella che viene effettuata su strada, sarà sempre l'esaminatore a giudicare.  Gli aspiranti motociclisti che effettuano questo test useranno una motocicletta appositamente progettata e con integrati diversi sensori oltre che telecamere e  altre apparecchiature per valutare una serie di potenziali errori di guida.

In particolare il circuito intelligente è in grado di registrare il mancato raggiungimento di una velocità minima prima di eseguire un arresto di emergenza. Può anche accorgersi se mentre si guida si mantiene lo sguardo davanti a sé o se l'impostazione in sella è scorretta o se si sollevano i piedi dalle pedane prima del completo arresto della moto. Insomma non ci sarà scampo per il minimo errore in ogni fase di guida o nell'approccio a uno stop. Verrà giudicata la forza impiegata per frenare e il piede che viene appoggiato quando ci si ferma e anche l'utilizzo del freno motore. 

Un vero incubo insomma, che diventerà operativo quando l'accuratezza del sistema nel registrare tutte queste infrazioni supererà l'80% anche se dovrà ovviamente arrivare al 100% per avere l'approvazione del Ministero degli affari interni al pari di un metodo standard.