Una Ducati 900 SS del 1976 all'asta per 30.000 euro

E' uno dei primi esemplari della 900 Super Sport, con il cambio a destra, arrivata dopo la più famosa, e oggi costosa, 750 SS. Restaurata per bene, ha qualche parte sostituita
18 giugno 2021

Navigando fra uno dei molti portali di acquisti online di moto classiche capita di trovare di tutto. E' così che sul sito americano Bring a Trailer è spuntata una Ducati 900SS del 1976 da poco restaurata e posta in vendita a 35.000 dollari, poco meno di 30.000 euro.

La moto è stata acquistata tredici anni fa in Germania, è arrivata in California dove è stata restaurata cominciando dal motore bicilindrico a L di 864 cc con distribuzione desmodromica comandata da alberelli e coppie coniche e ancora con il comando del cambio a destra.

La 900SS arrivò in vendita proprio nel 1976 a ruota del successo della 750 Super Sport del 1974, la sportiva di serie che venne costruita dopo il famoso successo di Paul Smart alla 200 Miglia di Imola del 1972 e anch'essa disegnata da Fabio Taglioni.

La 750, che con 70 cavalli 8.800 giri superava i 210 orari, era costruita con cura artigianale. Basta citare le bielle lucidate manualmente come sulle moto da corsa. Venne costruita fino al 1977 in 1.080 esemplari.

Le valutazioni attuali di una 750SS originale superano tranquillamente i centomila euro.

Non così le 900SS che non hanno la stessa aurea ma che tecnicamente ed esteticamente ne ripropongono gli stessi principi. Il motore forniva 80 cavalli a 7.500 giri, il cambio era a cinque marce e ad alimentarlo provvedeva una coppia di carburatori Dell'Orto PHM 40. L'avviamento elettrico era in optional. La moto era annunciata con peso a secco di 188 kg e con una velocità massima di 217 km/h.

L'esemplare in questione è stato riverniciato nel 2017 nei tipici colori argento-blu e con una delle grafiche utilizzate negli anni e si mostra con alcune modifiche rispetto al modello originale.

Ha ruote a raggi Borrani da 18 pollici con cerchi in alluminio, terna di freni a disco Brembo, forcella Marzocchi con steli da 38 mm e coppia di ammortizzatori Koni (quelli di serie erano Marzocchi).
Gli indicatori di direzione sono stati sostituiti con quelli bar-end (assieme al retrovisore destro).

Il motore, revisionato nel 2008, ha ricevuto nuovi pistoni (cilindri alesati), cuscinetti di banco e frizione. Sistemati anche i carburatori, sono stati montati un'accensione elettronica e gli scarichi Conti.

Vedremo a chiusura dell'asta a quanto sarà stata acquistata.

Argomenti