SBK 2019. Rea si aggiudica anche la Superpole Race a Imola

SBK 2019. Rea si aggiudica anche la Superpole Race a Imola
Carlo Baldi
Rea si impone anche nella gara sprint, davanti ad un grintoso Davies che abbassa il record della pista. In difficoltà Bautista che chiude terzo. Male gli italiani
12 maggio 2019

La tanto temuta pioggia per il momento non è arrivata ed abbiamo potuto assistere ad una bellissima Superpole Race, che ha avuto due grandi protagonisti: Jonathan Rea e Chaz Davies. Il campione del mondo ha spinto forte dal primo all’ultimo giro, senza commettere errori, vincendo con merito la sua seconda gara consecutiva. Il gallese della Ducati è riuscito per la prima volta a superare il suo compagno di squadra Alvaro Bautista, apparso in grande difficoltà nelle varianti. Con Rea in fuga, Chaz ha trovato davanti a sé lo spagnolo a fargli da tappo, ma quando è riuscito a superarlo, si è gettato all’inseguimento del pilota della Kawasaki, stabilendo il nuovo record della pista di Imola in 1’45”727. Purtroppo per lui però mancavano ormai solo tre giri alla fine ed inoltre Rea, evidentemente avvisato dal suo box della rimonta del gallese, ha aumentato il proprio ritmo, andando a vincere con oltre due secondi di vantaggio. Un secondo posto che va un po' stretto a Davies, che avrà modo di sfogare meglio la sua rabbia per il ritiro di ieri in gara1 nella seconda gara della giornata, sempre che non arrivi la pioggia a cambiare tutto. Bautista ha concluso in terza posizione, e viste le sue difficoltà in alcuni punti della pista, riteniamo che Alvaro possa ritenersi contento della sua posizione finale che gli consente di perdere solo 5 punti nei confronti del campione del mondo. 
 

Le due Yamaha di Van der Mark e Lowes chiudono al quarto e quinto posto dopo una bella lotta con Haslam e Razgatlioglu, che hanno concluso nell’ordine. Il giovane turco si era portato anche in testa al gruppo degli inseguitori, ma ha ceduto di schianto nel finale per problemi di gomme. Incredibile la gara di Sykes che ha dovuto partire dalla pit line in quanto la sua moto aveva avuto un problema elettrico (il secondo dopo quello che ieri lo aveva costretto al ritiro in gara1) e Tom non aveva potuto prendere il via nel giro di ricognizione. In soli dieci giri l’inglese della BMW è risalito sino all’ottava posizione, a pochi decimi da Razgatlioglu e Haslam. Bravo Bridewell che chiude undicesimo con una Ducati V4 che ha visto per la prima volta ieri mattina. Zanetti è il primo degli italiani e chiude dodicesimo, davanti al deludente Cortese, a Barberà e a Rinaldi, solo quindicesimo al traguardo. Peggio di lui Melandri, penultimo davanti a Delbianco.  

 

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